AMBIENTAZIONE

Sono passati tredici anni dalla fine del mondo, eppure non potrò mai dimenticare come tutto ebbe inizio.

Abbiamo ignorato gli avvertimenti. Per molto, troppo tempo. E così le estati sono diventate sempre più calde, una dopo l’altra. Afa e siccità non lasciavano più spazio al sollievo dell’inverno, ma solo ad altri mesi di caldo e arsura. Pensavamo che quello sarebbe stato il nostro purgatorio, la nostra terribile nuova normalità. Ci sbagliavamo.

La siccità peggiorò sempre di più. Ogni giorno scavavamo più a fondo per cercare nuove falde, per succhiare dalla terra ancora qualche preziosa goccia d’acqua. All’improvviso, tutto cambiò. Le poche fonti rimaste diventarono velenose. Portavano un male rapido, letale, incurabile. La nostra società non poteva reggere a quella prova. Il malcontento si trasformò in rivolta, la rivolta in guerra civile, la guerra civile in massacri indiscriminati.

Le città, ormai teatro di guerra, diventarono dei cimiteri a cielo aperto. Il male portato dall’acqua iniziò ad attaccare anche ferro e cemento, creando una ruggine verde, inquietante e velenosa. In pochi anni la civiltà umana arrivò al collasso. Il 99% della popolazione morì di sete, vittima del nuovo male oppure uccisa da altri disperati. I pochi superstiti si rifugiarono nei boschi. Le città erano tombe velenose. Le infrastrutture crollarono. Le comunicazioni divennero impossibili. Tutta la nostra tecnologia perduta e corrosa. Da quel momento abbiamo pensato solo a noi stessi, al nostro piccolo gruppo. Abbiamo tirato avanti al meglio ma stavamo per perdere le speranze, per lasciarci morire senza più la forza di andare avanti. Un giorno, però, i nostri esploratori trovarono qualcosa. In delle caverne trovammo dall’acqua. Dell’acqua pura. Uno strano muschio rosso che cresceva solo lì era in grado di purificarla. Avevamo trovato una nuova casa.

Subito fondammo un avamposto, chiamato La Citta’ perché non ne esistevano più altre, e cercammo di darci un ordine. Tre bande armate però iniziarono subito a combattere tra loro per il dominio. L’Armata, un gruppo disciplinato di stampo militare, gli Illuminati, una congrega elitaria convinta di poterci guidare verso un nuovo futuro, e dei pazzi che si fanno chiamare Conigli Morti e del cui vero obiettivo nessuno sa nulla.

La lotta tra le bande è andata avanti per due anni fino a quando, finalmente, tutti i cittadini sono riusciti a fargli accettare la grande Tregua.

Le Bande hanno giurato che avrebbero smesso di ammazzarsi tra loro e di fare guerra in città e, come segno di buona volontà, hanno dato tutte le poche armi da fuoco in loro possesso a un nuovo gruppo di controllo, chiamato I Cavalieri, che hanno giurato di vegliare sulla Tregua. Perché non ci siamo liberati delle Bande? Beh, perché sono formate dai sopravvissuti più coraggiosi e forti che io abbia mai visto. Senza di loro la Citta’ non ha futuro. Da quando è stata sancita la Tregua, le Bande hanno smesso di farsi la guerra in città, e io e un altro paio di migliaia di sopravvissuti possiamo vivere più tranquilli. Le Bande, però, sono le uniche in grado di lasciare la città per cercare risorse e soprattutto acqua da riportare indietro e purificare. Quando escono dalla Città la loro lotta per il predominio riprende, anche se in modo non letale, e chi di loro riporta più risorse diventa sempre più influente… Ma questo lo sapete, dato che le Bande siete voi. Ci sono molte cose che non vi ho detto. Non vi ho parlato del tradimento della Valle, dei suoi Esuli e dei Predoni in arrivo… ma per quello ci sarà un altro momento.

L'ARMATA

L’Armata è la banda più numerosa e combattiva di tutta la Città. Grazie alla sua forza e ai suoi metodi (violenti ma senza dubbio efficaci), l’Armata è sempre stata in grado di far arrivare all’avamposto più acqua di chiunque altro. Forte di questo primato, l’Armata si è imposta come unica banda in grado di proteggere le scorte di cibo, le riserve d’acqua e di mantenere l’ordine all’interno della Citta’.

L’Armata è organizzata come un esercito, dove la parola dei superiori non può essere messa in discussione e il valore di ogni membro è misurato solo tramite le sue azioni. Le tre Squadre che compongono questa banda sono in costante lotta tra loro, pronte a tutto pur di guadagnarsi l’approvazione del Maggiore.

L’Armata sa di essere l’unica banda in grado di far sopravvivere la Città. Tutti gli altri sono troppo deboli, oppure accecati da stupidi ideali. Ma fino a che punto il fine giustifica i mezzi? Quali sono i doveri dei più forti? Ci sono ordini troppo brutali per essere eseguiti?

GLI ILLUMINATI

Gli Illuminati sono una banda d’élite, i cui membri (dopo essere stati accuratamente selezionati) vengono sottoposti a un terribile giuramento di segretezza. A differenza dell’Armata, questa banda non ama grandi dimostrazioni di forza o fiammanti esplosioni in pubblica piazza per affermare la sua superirità. No… gli Illuminati preferiscono agire con discrezione, perfino nell’ombra, aspettando il momento perfetto per colpire.

Proprio la loro astuzia ha permesso agli Illuminati, meno forti o numerosi dell’Armata, di diventare in poco tempo la seconda banda più influente all’interno della Città, e di farsi affidare compiti delicati come il controllo del muschio o la raccolta delle “donazioni volontarie” da parte dei cittadini. Si dice, inoltre, che da qualche parte gli Illuminati possiedano un bunker segreto dove custodiscono alcune tecnologie del mondo antico.

Altezzosi e spregiudicati verso l’esterno, gli Illuminati sono invece democratici al loro interno, e la parola di ogni membro viene tenuta in considerazione, mentre per le decisioni più importanti spesso la banda ricorre ad assemblee e votazioni. Ci sono domande però, in grado di spaccare in diverse correnti queste assemblee. Quali sono i doveri dei migliori? I cittadini comuni hanno diritto di immischiarsi in questioni che non possono capire? Una soluzione razionale è ancora morale?

CONIGLI MORTI

Mentre la Citta’ è dilaniata dallo scontro tra l’Armata e gli Illuminati, una nuova banda si è formata per opporsi alle angherie e ai soprusi dei due contendenti. Così sono nati i Conigli Morti, un gruppo di disperati, diseredati, disertori, traditori, esiliati, criminali e visionari.

I Conigli Morti sono pochi, senza addestramento o risorse, e per questo le loro azioni ricordano quelle di un gruppo di guerriglia. Sabotaggi. Furti alle scorte di viveri o di acqua. Redistribuzioni clandestine di risorse razionate. Attentanti. Rapimenti. Vendette. Queste e molte altre sono le imprese compiute dai Conigli Morti dentro e fuori dai confini della Città.

Ma cosa sperano di ottenere questi Conigli Morti? Nessuno sembra saperlo di preciso. Secondo alcuni vogliono solo vendicare gli abusi compiuti dall’Armata o dagli Illuminati, mentre per altri stanno tentando di cambiare il modo in cui la Citta’ viene governata. C’è persino chi dice che i Conigli Morti siano dei pazzi allucinati, in preda a una sorta di isteria collettiva, e che il loro vero scopo sia la distruzione della Città e di tutti i sopravvissuti.

Le intenzioni dei Conigli Morti sono difficili da capire anche perchè al loro interno non esistono gerarchie o assemblee. Ognuno fa da sè, cercando di convincere gli altri di come la Visione debba esse intepretata. Ma riusciranno a trasformare le idee in realtà? Sono pronti a pagare il prezzo del cambiamento?

ESULI

La Città non è sempre stato l’unico avamposto di sopravvissuti. Anche la Valle era riuscita a procurarsi il muschio in grado di purificare l’acqua e aveva così costruito un piccolo avamposto. La Valle era un piccolo paradiso: i pochi sopravvissuti che ci vivevano erano molto legati tra loro, uniti da misteriose tradizioni, e la guerra tra bande rivali non era mai scoppiata entro i suoi confini. La Valle era anche molto ricca e facile da difendere. La Valle non aveva bisogno di nessuno. Anzi. Si rifiutava di aiutare o anche solo di avere contatti con chiunque altro.

Ma la Valle ora non esiste più. La terribile orda dei Predoni l’ha distrutta e ha avvelenato i suoi pozzi, rendendola inabitabile. Solo un piccolo gruppo di Esuli è riuscito a fuggire, a mettersi in marcia verso i dintorni della Città dove spera di farsi reclutare dalle sue bande.

Si dice che i profughi della Valle portino con loro molte ricchezze e che siano uniti da strane usanze, a cui vengono attribuite le caratteristiche tipiche della magia: la segretezza e il mistero.

Gli Esuli sono diversi tra loro, sono persone accomunate solo dal bisogno di fuggire. Riusciranno a farsi arruolare dalle altre bande? Cosa saranno disposti a sacrificare pur di trovare una nuova casa? Le tradizioni della Valle potranno sopravvivere o tutti i legami di un tempo si spezzeranno per sempre?

COSTUMI

Di seguito troverai alcune ispirazioni per creare il tuo costume per WATERLESS. Maglie larghe, pantaloni cargo, capi strappati, sciarpe, pezzi di stoffa e colori neutri (senape, marrone, beige, grigio, nero) sono un’ottima base per creare un completo adatto all’evento. Ricorda di personalizzare il tuo costume con gli accessori: cinture, occhiali, bende, guanti, borchie, marsupi e catene ti aiuteranno a creare il coordinato perfetto per la post-apocalisse.

WATERLESS è un progetto di ITI OMAR Novara, realizzato con i fondi Cinema e Immagini per la Scuola 2022 e i finanziamenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con Comune di Novara e Provincia di Novara.

Progetto didattico: Creme Factory.